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IN PIAZZA PER SALVARE LA COMUNITA': Tetti Rolle si mobilita per l'ex-scuola della borgata

  • Immagine del redattore: Stefano Perini
    Stefano Perini
  • 2 ott 2023
  • Tempo di lettura: 2 min

In un piccolo borgo di campagna i sogni degli abitanti, spesso, sono talmente concreti da apparire realizzabili. Lo sembra anche quello coltivato dalla gente delle borgate di Tetti Rolle e Tagliaferro-Tetti Piatti: riaprire la vecchia scuola nella piazza di Tetti Rolle, trasformata nel tempo in uno sfortunato circolo, per farne una “casa del quartiere”, uno di quei luoghi di aggregazione multiforme che a Torino sono riusciti ad attrarre molti investimenti del PNRR, ma di cui nessuno a Moncalieri, nella politica, ha immaginato poter essere più di una promessa elettorale.

Questa è stata la mia scuola elementare e mi piange il cuore vederla abbandonata” - racconta Paola Gariglio, una delle anime del gruppo di cittadini che si sta organizzando per proporre una nuova vita al piccolo edificio ottocentesco per generazioni scuola elementare. “Il modello di riutilizzo a cui pensiamo è quello delle torinesi case del quartiere, uno spazio collettivo della comunità gestito dalla stessa comunità”. Chiuso de facto dal Comune il Comitato di Borgata 5, che ne aveva ottenuto l’utilizzo sotto la presidenza del dem Roberto Solferino, e sparita dai radar l’associazione Suburbia, che per qualche anno si era illusa di diventare catalizzatore di eventi e aggregazione nella borgata- anche grazie al suo stretto rapporto con l’Amministrazione-, da qualche anno l’ex-scuola di Tetti Rolle è tornata un guscio vuoto, uno spazio desolato in una borgata affamata di aggregazione e di occasioni di incontro. “Ci piacerebbe che questo posto diventasse un luogo dove noi ragazzi possiamo incontrarci la sera- spiegano tre giovanissime ragazze di Tetti Rolle, Chiara Marta e Alessia- Ogni volta dobbiamo chiedere ai nostri genitori di accompagnarci a Torino o a Moncalieri la sera, sarebbe invece bello ogni tanto poter uscire tra di noi qui, vicino a casa…”. Un sogno piccolo, concreto, come lo è quello di Mario, un signore arrivato in borgata nel 1975 e che, dopo aver visto chiudere la scuola e poi l’unico negozio della zona, oggi spera almeno in un luogo dove farsi una partita a carte d’inverno con gli amici di una vita.


Per accendere i riflettori sullo stato di abbandono di questo edificio pubblico, i cittadini hanno organizzato, sabato 30 settembre, un aperitivo musicale aperto a tutti, borghigiani e amici. Un successo di partecipazione e di sana improvvisazione: ciascuno, infatti, ha portato qualcosa, chi da mangiare, chi le sedie, chi il bere. Anche il parroco- don Luigi Vitrotti- ha messo a disposizione, oltre al piazzale e la corrente elettrica, alcune panche della chiesetta per permettere di assistere più comodamente al concerto dei Rolle Stones, ensemble musicale a km 0 composta dagli abitanti delle stesse borgate (Paolo Miglietta alla batteria, Andrea Atzori al basso, Gianluca Traficante alle chitarre che hanno accompagnato le voci di Paola Gariglio e Stefano Arisio). Una festa, un’occasione di incontro autofinanziata dagli stessi borghigiani, un modo concreto per manifestare la voglia di aggregazione e la necessità non più procrastinabile che l’ex-scuola torni ad essere per la cittadinanza un punto di ritrovo e di vita sociale. Si confida nella seconda parte del bando circoli e bocciofile, promesso dalla Giunta Montagna, ma ancora non pubblicato, per realizzare i piccoli sogni di questa buona gente. Intanto, sotto una luna color caramello e col sorriso sul volto di tutti, la Comunità si è ripresa almeno la piazza.

 
 
 

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