Auto incolonnate, suoni di clacson esasperati, Dio Madonna e Santi invocati negli abitacoli non per devozione. Si ha quasi l’impressione di trovarsi il giorno di Ferragosto a Capo d’Orlando- la suggestiva meta turistica messinese ispiratrice per Gino Paoli del suo capolavoro Sapore di Sale. Invece, siamo a Moncalieri, in strada Torino, davanti al cimitero capoluogo.
Sono i giorni “dei morti”, quelli nei quali il cielo funereo si apre a inaspettate occhiate di sole e nei quali, pareo e ombrelloni già riposti, Moncalieresi e forestieri imbracciano scope, stracci e crisantemi per abbellire le lapidi dei propri cari defunti in vista della loro “festa”.
Colonie di famiglie, nonne in testa, da ogni borgata di Moncalieri e da fuori raggiungono (o raggiungeranno) il cimitero capoluogo, e iniziano la loro sfida più improba: resistere al dolore che questi giorni fa riaffiorare in superficie? Macché! La vera sfida è trovare parcheggio. Già, perché gli stalli di piazza Panissera e quelli superstiti di strada Torino lato cimitero, sono gremiti ad ogni ora di apertura del camposanto. Non sono mai stati sufficienti, diranno alcuni, ma fino a tre anni fa almeno c’era una valvola di sfogo, il parcheggio di interscambio adiacente all’ex-DEA.
Dopo che la maggioranza di centro-sinistra (contrari i Moderati) votò in consiglio comunale il via alla riqualificazione della DEA, partirono i lavori e il parcheggio di interscambio di strada Torino- che serviva tutto l’anno ai pendolari GTT e ai dolenti il giorno dei morti- non fu più nelle disponibilità dei cittadini.
L’amministrazione comunale, guidata già allora da Paolo Montagna, la diede infatti in concessione (con una convenzione apposita) alla proprietà dell’ex-DEA per la durata del cantiere. Poi, ci furono i contrattempi che ogni cantiere può avere e, infine, ad aprile di quest’anno, il fallimento della nuova proprietà. Il parcheggio, quindi, è rimasto lì, ingombro di condotte in cemento, calcinacci, pezzi di inferriate divelte, brandelli di bancali.. abbandonato. Inutilizzato e inutilizzabile. Inevitabili le lamentele e gli interrogativi da parte della cittadinanza: “Per il parcheggio ci sono novità? Vista anche la prossima festività di Ognissanti, che per il terzo anno non potrà vedere agibile quell'area di parcheggio che sarebbe utilissima- chiede un cittadino su Facebook- Possibile che non si possa fare nulla?”. Il Sindaco, tornato recentemente attivissimo sui social come un atleta prima delle Olimpiadi, risponde con solerzia: “Si può chiedere il rilascio dell’area al Tribunale. Ovviamente, lo abbiamo fatto. Udienza, 15 novembre prossimo”. Ma non sono solo i social ad occuparsi della questione: “Si poteva superare la solita inerzia contattando, per tempo, la proprietà o chi per essa- riflette dal centrodestra Pieralessandro Bellagamba- proponendo di arretrare la recinzione in occasione delle celebrazioni dei defunti, rendendo così più agevole l'accesso di coloro che sono diretti al Camposanto”.
Non ci addentriamo, per ora, nell’analisi di quando la richiesta sia stata presentata dal Comune, né vogliamo impelagarci nel tradizionale luogo comune sulla lentezza dei tribunali. Siccome noi abbiamo il sogno di creare dibattito e suscitare riflessione, ci poniamo degli interrogativi.
Anzitutto, senza quello spazio ceduto dal Comune il cantiere non avrebbe avuto ugualmente lo spazio sufficiente per realizzarsi, trattandosi di un’area privata molto vasta? Il Comune valutò attentamente e coscienziosamente l’importanza strategica di quel parcheggio, utile in primis ai pendolari, poi ai genitori e dipendenti delle scuole vicine, infine ai visitatori del cimitero, prima di concederlo in comodato d'uso? Se la cessione dello spazio è stata realmente inevitabile, come immaginiamo, e se la valutazione preventiva del Comune è stata attenta e coscienziosa, come crediamo, perché non si pensò di inserire in convenzione delle clausole che salvaguardassero l’utilizzo pubblico in momenti eccezionali, come i giorni che precedono il 2 novembre?
Forse, ha ragione Bellagamba quando presenta questi problemi come correlati "alla gestione fallimentare dell'operazione ex DEA, che ha stravolto una parte della Città dimenticata dall'Amministrazione comunale”? La storia, forse prima delle elezioni, ce lo dirà.
Una vergogna reiterata negli anni.
Amministrazione Comunale indegna.