Ieri, al campo Ronco di Moriondo si è svolta la Festa dei Vicini, ultima superstite di un’iniziativa torinese importata da Auser a Moncalieri durante l’amministrazione Meo e tramontata repentinamente col suo successore. Un’occasione di incontro, divertimento e scambio tra vicini di casa e borghigiani, in cui condividere cibi e bevande, anche di tradizioni diverse. Negli anni, l’esperimento aveva funzionato anche a Moncalieri: Testona, San Pietro, Santa Maria, Moriondo… poi, l’implosione dei Comitati di Borgata azionata dall’amministrazione Montagna 1 nel 2019- con gli ormai celeberrimi scioglimenti dei Comitati di Santa Maria-Carpice e San Pietro 1- aveva fermato molte attività, più di quanto il Covid da solo potesse fare. Così, a resistere nella loro presenza e attività sono rimasti i cittadini di Moriondo, animati dal loro presidente Enrico Capello. I componenti del suo Comitato 9 non si sono persi d’animo e hanno mantenuto alcune attività per restare al servizio della Comunità, senza tante pretese, ma con sempre tante speranze, prima fra tutte quella di riuscire a coinvolgere una popolazione sempre più alienata dal proprio territorio e desolatamente individualistica. Una festa riuscita, quindi, quella di ieri al Campo Ronco, a differenza di altre, ben più grandi, che avendo perso l’anima hanno offerto spettacoli non sempre edificanti per la cittadinanza.
Famiglie, bambini, sorrisi e il sole a premiare la fatica degli organizzatori di questa festa. Un successo, già solo esserci, perché Moriondo resiste: paladina di una Città che fa fatica a concepirsi come Comunità, che all’insieme preferisce le singolarità, le “persone”, ma che per secoli è stata questa, un insieme di famiglie unite, che tra l’odore del fieno e quello del fiume si ritrovavano nelle feste- scampoli di spensieratezza in una vita di sudore- a parlarsi e ridere, coi bambini a giocare insieme sull’erba. Forse è per questo, per il suo essere periferia agricola, che Moriondo ancora funziona: perché il cemento non è riuscito a soffocare le anime dei suoi abitanti e il calore delle loro relazioni.
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