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QUEL CONFINE IMMONDO TRA MONCALIERI E NICHELINO

  • Immagine del redattore: Stefano Perini
    Stefano Perini
  • 26 ott 2023
  • Tempo di lettura: 2 min

È una terra di nessuno, quella tra Moncalieri e Nichelino, ai margini di borgata Santa Maria. Anzi, lo è solo quel lembo di terra oltre via Gioberti, che ha per estremi da una parte l’enorme sarcofago abbandonato delle autorimesse di via Saluzzo e dall’altra la struttura ex-Cissa del Colombetto. I cittadini moncalieresi della zona denunciano, da anni, lo stato d’abbandono di quell’area: in principio, fu l’area delle autorimesse, un sarcofago di cemento armato suddiviso in singoli garage acquistati da alcuni inquilini delle case prospicenti prima che il costruttore, poi fallito, portasse a termine il lavoro. Un eco-mostro, orribile a vedersi nonostante gli alberi e la vegetazione incolta si impegnino a celarlo agli occhi dei passanti. Ci vollero circa dieci anni e una pressione sinergica quotidiana dei residenti della zona e del Comitato di Borgata Santa Maria-Carpice per ottenere dal Comune di Moncalieri un intervento di bonifica di quell’area abbandonata.

Oggi, il problema principale è un’incuria generalizzata della linea di confine tra Moncalieri Nichelino. La parte della città degli Occelli è tirata a lucido: l’erba curata, i pochi arbusti tagliati, la strada asfaltata, una pulizia quotidiana da parte degli addetti all’igiene urbana. La parte di Moncalieri, come denunciano i cittadini e chiunque può vedere passando da lì, è un caos: arbusti sporgenti mai tagliati, erba alta, rifiuti, sporcizie varie, la stradicciola sterrata e impraticabile. I cittadini protestano, pubblicamente sui social e formalmente col Sindaco Paolo Montagna che, in quella sua Borgata, è più di un Primo Cittadino, è un vicino di casa. “Che dire? Tra gli eventi, pubblicizzati con enfasi dall'Amministrazione per farsi dei selfie, e una pulizia adeguata della zona, noi preferiamo la pulizia, ovvero la decenza” scrive uno di loro su Facebook.


Mentre sappiamo che il sarcofago dell’autorimessa, recentemente, è andato all’asta e potrebbe avere un futuro, speriamo con i cittadini della zona che questo degrado, questa incuria, questo abbandono della linea di confine con Nichelino abbia presto fine e che l’Amministrazione provveda a colmare il divario igienico e funzionale con la mai troppo amata cittadina confinante.

 
 
 

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